Wang Xizhi mentre osserva le oche
Qian Xuan Chinese
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Dopo la caduta di Hangzhou, la capitale meridionale del regno Song, nel 1276, l’artista Qian Xuan decise di vivere come uno yimin, un “suddito dimenticato” della dinastia. Dipinto nel suo tipico stile “blu e verde” volutamente primitivo, questo rotolo illustra la storia di Wang Xizhi (303-361), il maestro calligrafo dalla fama leggendaria e cultore della pratica alchemica taoista, che si dice traesse l’ispirazione dalle forme della natura come ad esempio gli aggraziati movimenti del collo delle oche. L’artista tralascia la lettura realistica dello spazio in favore di una rievocazione sognante dei tempi antichi per esprimere la frattura che aveva avvertito dopo la caduta della dinastia dei Song.
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