La fuga a Shu dell'imperatore Xuanzong
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Nel 745, dopo trentatré anni di buon governo, l’imperatore Xuanzong della dinastia Tang (r. 712-56) si innamorò perdutamente della concubina Yang Guifei e perse ogni interesse nei riguardi dei suoi doveri di sovrano. Quando, nel 755, il generale preferito di Yang, An Lushan, si ribellò, ne fu incolpata Yang Guifei. Costretto a fuggire dalla capitale Xi’an (Sian) per mettersi al sicuro a Shu, nella provincia del Sichuan, l’imperatore dovette affrontare le truppe ammutinate che esigevano la condanna a morte della sua amante. Dopo aver concesso a malincuore il consenso, Xuanzong assistette con orrore e vergogna all’esecuzione e subito dopo abdicò. In questo dipinto è raffigurato il mesto seguito imperiale dopo l’esecuzione. Sebbene l’abbigliamento delle figure sia tipico dell’epoca Tang, lo stile con cui è dipinto il paesaggio con le sue intricate forme volumetriche e atmosfere brumose fa propendere per una datazione dell’opera intorno alla metà del XII secolo.
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