Spinetta pentagonale
Italia, Venezia
Questa spinetta, costruita per Elena della Rovere duchessa di Urbino, è riccamente ornata con dipinti, intagli e intarsi eseguiti con la tecnica certosina. I supporti intagliati della tastiera sono ornati con figure mitologiche, mentre sui lati della stessa vi sono delfini intarsiati, forse opera di un artigiano tedesco. I disegni simmetrici su tastiera e buca sonora hanno delicate forme gotiche. Il motto inciso sui tasti recita, “Riccho son d’oro et riccho son di suono — Non mi sonar si tu non ha del buono”. Questa spinetta, uno degli strumenti a tastiera più antichi che si possa ancora suonare, utilizza penne di corvo per pizzicare le corde di ottone, producendo un suono simile a quello del liuto.
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