Donna con pappagallo
Gustave Courbet French
Elettrizzato dal successo delle Veneri dipinte che regnavano al Salon di Parigi nel corso del decennio 1860-70, Courbet lanciò a modo suo una sfida all’Accademia, dipingendo un nudo in modo realistico che la sempre più rigida e arbitraria giuria avrebbe dovuto ammettere al Salon. Il primo tentativo che fece, nel 1864, venne rifiutato come indecente; due anni più tardi, quando Donna con pappagallo fu accettato per il Salon del 1866, Courbet si vantò: “Ve l’avevo detto da un pezzo che avrei trovato un modo per colpirli con un pugno in faccia”. Anche se la posizione della figura e l’incarnato finemente modellato rispettano le regole della pittura accademica, la presenza degli indumenti abbandonati della modella e i capelli scomposti differenziano chiaramente l’opera di Courbet dai nudi mitologici e idealizzati che venivano messi in mostra al Salon. Si pensa che il quadro di Édouard Manet Donna con il pappagallo del 1866 (facente parte della collezione del Museo) sia stato dipinto come risposta al provocante nudo di Courbet.
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