Frammento di pavimento a mosaico raffigurante la personificazione di Ktisis
Bizantino
Nell’arte tardo romana e di epoca bizantina i concetti astratti erano spesso personificati. Qui una donna ingioiellata, che tiene in mano lo strumento di misurazione del piede romano, è identificata grazie all’ iscrizione greca, ora restaurata, come Ktisis, la personificazione dell’atto di generosa offerta o di fondazione. Vicino alla testa di un uomo che regge una cornucopia, in origine parte di una coppia che affiancava la Ktisis, appare la scritta in greco BUONI, parte di una frase che forse recitava “BUONI AUSPICI”. Il frammento, composto da tessere (piccoli pezzi di materiale colorato) di marmo e di vetro, è un tipico esempio degli splendidi mosaici bizantini realizzati nel VI secolo.
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