N. 13 (Bianco, rosso su giallo)
Mark Rothko American, born former Russian Empire, now Latvia
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Dopo il 1950, Rothko iniziò a limitare nei suoi quadri a tre o a quattro il numero di fasce di colore orizzontali, lavorando con questo formato fino alla sua morte. Servendosi di diversi tipi di materiali bagnati e variando lo spessore degli strati di pittura, qualche volta cambiava l’orientamento dei suoi dipinti nello studio. In effetti in questo quadro alcuni motivi creati dallo sgocciolamento indicano che l’artista lavorò per un certo periodo con la tela capovolta. Augurandosi che i suoi quadri luminosi riuscissero ad avvolgere l’osservatore, Rothko commentò che egli creava opere voluminose non per essere “grandioso e pomposo” ma per essere “molto intimo e umano”.
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